Cloud Computing, sfide e opportunità da valutare: let’s start!

Il Cloud Computing ha rappresentato una vera e propria svolta nel mondo dell’IT e dei processi tecnologici. Il suo paradigma innovativo consente di accedere on-demand a risorse informatiche virtuali, sfruttando la rete Internet.  Server, storage, database, rete e applicazioni diventano risorse condivise, ospitate in un Data Center remoto e gestito da un provider di servizi Cloud, che le mette a disposizione.

Nonostante si parli spesso di una migrazione al cloud, non sempre però le aziende hanno un quadro semplice, lineare e dettagliato per valutare i pro e i contro dell’adozione. Partiamo quindi da questo primo approfondimento delle principali architetture per la distribuzione delle risorse di cloud computing e i diversi tipi di servizi che le aziende possono scegliere, a seconda delle specifiche esigenze.

Tipologie di Cloud Computing: le architetture

Esistono quattro diverse architetture di Cloud Computing, afferenti a quattro diverse modalità di distribuzione delle risorse: Public Cloud, Private Cloud, Hybrid Cloud e Multicloud. Partendo dal presupposto che non esiste una tipologia di Cloud Computing perfetta e valida per tutte le aziende, è importante comprendere le diverse caratteristiche di ciascuna, per soddisfare le proprie esigenze tecnologiche.

Public Cloud

In un’architettura Public Cloud, l’infrastruttura IT è gestita dal Cloud provider (ad esempio, Amazon Web Service, Microsoft Azure ecc.), che fornisce risorse e servizi tramite una piattaforma condivisa e utilizzata da più aziende clienti. Si tratta quindi di un ambiente multitenant.

Private Cloud

Il Private Cloud prevede risorse dedicate a una singola azienda, che detiene un accesso esclusivo all’infrastruttura. In alcuni casi il Cloud privato risiede nel Data Center aziendale ed è la stessa azienda proprietaria a occuparsi della gestione; altre realtà, invece, affidano il management del Data Center a un partner esterno (Managed Private Cloud), mantenendo comunque la proprietà degli asset fisici.

Hybrid Cloud

L’Hybrid Cloud combina Private e Public Cloud, traendo vantaggio dalle caratteristiche tecnologiche di uno e dell’altro. Un Cloud ibrido riunisce quindi i servizi del Cloud privato e di quello pubblico in un’unica infrastruttura, lasciando all’azienda la possibilità di scegliere con estrema semplicità e flessibilità il Cloud ottimale per la singola applicazione/attività, distribuendo il carico di lavoro tra i due cloud, a seconda delle esigenze.

Multicloud

Il Multicloud è una soluzione che consente l’utilizzo di più servizi Cloud pubblici o privati, forniti da due o più Cloud provider.

Secondo un sondaggio di Osservatori.net, oggi il 68% delle aziende italiane si avvale di più di un fornitore di servizi Cloud, ma solo il 24% dichiara di gestire in modo integrato i servizi Public Cloud di più provider, applicando logiche di integrazione e orchestrazione MultiCloud.

Il Multicloud può diventare Hybrid Multicloud se si utilizzano due o più Cloud pubblici insieme a un Private Cloud.

 

Architetture Cloud Computing: responsabilità e mercato

Come abbiamo visto, nel Cloud Computing, gli oneri e le responsabilità si ripartiscono tra azienda cliente e provider, in una misura che varia da modello a modello. È però fondamentale comprendere il razionale primario su cui si basa la ripartizione: l’azienda ha l’assoluta necessità di proteggere i propri dati, mentre il provider deve garantire un’infrastruttura sicura e in linea con le normative di sicurezza e governance.

In termini di architetture Cloud Computing, il Public Cloud ha avuto una crescita del 24% negli ultimi tre anni, dimostrando un’adoption sempre più diffusa da parte delle aziende rispetto il private cloud e datacenter automation. Le attuali condizioni di mercato richiedono una costante crescita e velocità dei servizi, aspetto che non può essere gestito e supportato con altre architetture.

Modelli di Cloud Computing e servizi

Il Cloud Computing si declina in tre diversi modelli, ossia tipologie di servizi adattabili alle specifiche esigenze tecnologiche e di business. Ogni servizio cloud si basa su infrastrutture, piattaforme o software in hosting, risorse messe a disposizione dal provider alle imprese.

Infrastructure as a Service (IaaS)

Con l’applicazione del modello IaaS, il provider di servizi cloud fornisce, attraverso la connessione Internet, l’accesso all’infrastruttura IT, occupandosi della gestione della parte hardware.

L’utente utilizza le risorse infrastrutturali (server e macchine virtuali, risorse di archiviazione, reti e sistemi operativi) per installare e gestire i suoi applicativi, con la possibilità di sfruttarle in modo scalabile e flessibile a seconda delle specifiche esigenze, in modalità pay per use.

Platform as a Service (PaaS)

Il modello PaaS prevede la fornitura di piattaforme custom pre-configurate, per lo sviluppo delle applicazioni software. Con questo servizio, il provider ospita sistemi operativi, sistemi di sicurezza, sistemi di gestione di database, application server, servizi di integrazione, strumenti di business process management (BPM) e ambienti di sviluppo software nel proprio Data Center. I developers possono creare app web o per device mobili in modo semplice e veloce, senza doversi preoccupare della gestione dell’infrastruttura sottostante.

Software as a Service (SaaS)

Un provider di Software as a Service distribuisce applicazioni complete che possono essere utilizzate dall’utente immediatamente, senza dover installare o configurare altri servizi o altre applicazioni. I provider ospitano e gestiscono sia l’applicazione software che l’infrastruttura sottostante, mentre gli utenti accedono al Software as a Service on demand e tramite browser web, con un client desktop dedicato o attraverso un’API che si integra con il proprio sistema operativo desktop o mobile.

Servizi cloud: IaaS e SaaS in crescita

Tra i modelli Cloud Computing, sia lo IaaS che il SaaS hanno mostrato una crescita particolarmente significativa nel 2022. IaaS, in particolare, ha registrato un incremento del 39%, mentre il SaaS segna un aumento del 43%, quest’ultimo sicuramente trainato dai nuovi modelli di business applicativi.

 

Benefici

Valutare e considerare seriamente l’adozione del Cloud per migliorare la produttività, la flessibilità e la sicurezza dell’azienda dovrebbe essere un costante processo all’interno degli staff IT. In definitiva, il Cloud Computing rappresenta un cambiamento per le aziende che cercano di rimanere competitive e al passo coi tempi. Se adottato ed implementato correttamente, i benefici del Cloud Computing sono molteplici.

  • Servizi e applicazioni distribuiti globalmente in pochi minuti
  • Scalabilità e flessibilità: le aziende possono scalare le risorse in base alle singole esigenze con estrema flessibilità
  • Sicurezza by design
  • Riduzione dei costi di gestione e manutenzione

 

Cloud Computing: mercato e applicazioni

Il Cloud Computing gioca un ruolo chiave nella digitalizzazione, essendo, un vero e proprio abilitatore digitale che libera le aziende dalla necessità di investire in infrastrutture IT costose e complesse. Negli ultimi anni, infatti, l’adozione del Cloud Computing in Italia ha registrato una crescita significativa, con un mercato che ha raggiunto valori sempre più elevati, passando da 1.969 milioni di euro del 2017 a 4.563 milioni di euro dello scorso anno. Soltanto nel 2022, il mercato del Cloud Computing, dominato da alcuni grandi player come Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform, ha registrato una crescita del 18%.

 

 

I modelli di Cloud come IaaS e SaaS, insieme all’architettura di Public Cloud, sono tra i principali motori di questa espansione del Cloud Computing.

I settori manifatturiero, finanziario e delle telecomunicazioni e media sono tra i principali utilizzatori, mentre i servizi legati al concetto di Cloud Native stanno emergendo come una tendenza in forte ascesa. Nello specifico, il Manifatturiero rappresenta il 26% dell’adoption complessiva, seguito dal settore Finance con il 21% e il  Telco & Media con il 14%. Questi settori hanno riconosciuto i benefici del cloud in termini di miglioramento dell’efficienza operativa, riduzione dei costi, scalabilità e ottimizzazione dei servizi verso i propri clienti.

Infine, secondo varie indagini di mercato, i servizi legati al concetto di Cloud Native, stanno mostrando una crescita promettente. Questi servizi consentono alle aziende di sviluppare e gestire applicazioni in modo più efficiente, sfruttando al meglio le potenzialità del Cloud: potenzialità in costante evoluzione e sempre più monitorate dalle aziende orientate all’innovazione dei processi.

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