Rivoluzione digitale: nuove professioni e nuove competenze

Quali sono le specializzazioni che la rivoluzione digitale porta con sé e quali figure il mercato sta già richiedendo o richiederà nell'immediato futuro? Scopriamolo nell'intervista pubblicata su World Excellence!
Nell’era della trasformazione digitale le Aziende si trovano di fronte a nuove sfide, una delle quali implica l’urgenza di dotarsi di nuove competenze o rivedere in chiave diversa alcune professionalità per rispondere a molteplici esigenze.
Che si tratti di individuare i dati utili alle strategie di business in un mercato in continua evoluzione o proteggere le informazioni personali a fronte di nuove normative o ancora tutelare la propria immagine aziendale o sfruttare le potenzialità del mobile o dell’IoT, la sostanza non cambia: uscire dagli schemi per inventare o reinventare alcuni mestieri.
Ecco così che nascono nuove figure professionali, parliamo ad esempio del “guardiano delle informazioni”. Una dicitura curiosa e bizzarra, ma che ben fa intuire cosa viene principalmente richiesto dalla GDPR (General Data Protection Regulation) la normativa dell’Unione Europea che sarà in vigore da maggio 2018. Il regolamento ha l’obiettivo di rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali e individuare le corrette modalità con cui gestirli, difendendo i diritti e la libertà delle persone nell’utilizzo degli stessi. Con la GDPR nasce anche un nuovo ruolo, colui che deve tutelare questi dati, il Data Protection Officer (DPO).
Lantech//Longwave avverte l’attenzione dei propri Clienti a riguardo, perché giustamente le Aziende si stanno rendendo conto di non avere nessuno al proprio interno con le giuste competenze. Potrebbero assumere una figura esterna, preparata sulla GDPR, il rischio però è quello che una risorsa esterna possa non conoscere in modo opportuno e approfondito i processi interni e le peculiarità di gestione del dato, cosa che per il rispetto della norma è assolutamente essenziale.
Oggi solo le grandi corporate hanno iniziato a muoversi per adempiere correttamente alla normativa. La maggior parte delle imprese invece non lo ha ancora fatto perché non c’è ancora una conoscenza approfondita della normativa. Siamo del parere che prima di dotarsi delle giuste contromisure e risorse professionali, ci si debba interrogare su quali siano le modalità interne di gestione dei propri dati personali – spiega Nicola Barbiero, Direttore Commerciale e Marketing di Lantech.
La GDPR infatti richiede in primo luogo un’attività di analisi per conoscere come le informazioni vengono gestite internamente, quali sono i processi e chi vi ha accesso. Solo dopo questa analisi sarà possibile valutare le best practice per rendere conforme il trattamento dei dati.
Attenzione quindi alla fretta, sarebbe opportuno affidarsi alla consulenza di un Partner esperto non solo sulla normativa ma che abbia competenze estese e trasversali, che sappia guidare le Aziende, ognuna con le proprie peculiarità ed esigenze, per comprendere la situazione in essere e solo a questo punto proporre eventuali tecnologie, servizi o risorse necessari.
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