Cybersecurity: novità e testimonianze dal CPX Italia 2017

Cyber crime, threat prevention, sicurezza in ambito cloud e mobility: i temi trattati all'evento organizzato da Check Point
Si è concluso la scorsa settimana CPX Italia, evento di cui Lantech//Longwave è stato fra gli sponsor nella tappa di Padova il 16 novembre.
Come sempre, tante le tematiche all’ordine del giorno e molti i partecipanti, confermando l’attenzione degli addetti ai lavori e non, alle attuali tematiche legate alla Cyber Security e alla messa in sicurezza di tutta l’infrastruttura dell’End-Customer.
L’offerta di Check Point punta proprio in questo senso: mettere in campo quanto tecnologicamente possibile per garantire la sicurezza di tutta l’infrastruttura aziendale, dai bastioni perimetrali per arrivare agli End-Point, passando al contempo per infrastrutture private/public cloud, ormai presenti in tutte le aziende.
Partendo da un approccio insolito e che normalmente viene poco considerato, è stata mostrata l’evoluzione del Cybercrime dal punto di vista interessante dell’attaccante, puntando l’attenzione sulla tematica dei Ransomware, che ad oggi continua a riscuotere maggiori timori, data la capacità di diffusione e le implicazioni di tipo economico.
Il focus dell’evento si è poi naturalmente spostato sulle tecnologie che Check Point mette in campo per combattere tali ed altre minacce. Alcuni esempi per noi degni di nota.
In primo luogo, la soluzione SandBlast, ad oggi scalata anche su ambiente End-Point con il nuovo SandBlast Agent e sull’ambiente mobile direttamente in sinergia con il threatcloud.
Particolare attenzione e aspettativa ha riscosso poi la presentazione della componente vSEC, lo strumento con cui Check Point va a posizionarsi in ambito private/public cloud integrabile con le principali tecnologie sistemistiche (Vmware NSX, Cisco ACI, NuageNetwork, MS Azure, Amazon AWS, Google Cloud, etc.) e capace di controllare il traffico inter – VM ed inter – Vlan in maniera veloce, dinamica, efficace ed efficiente in tutti questi ambienti e declinazioni.
Ultimo tema toccato, quello della sicurezza in ambito mobility, considerata sempre di più veicolo facile per la sottrazione di dati personali ed aziendali. Anche qui Check Point propone una rinnovata tecnologia, completamente integrabile con le principali MDM, per mettere in sicurezza device mobili iOS ed Android da Threat legati al Sistema Operativo, alle Apps Malevoli, all’SMS Phishing, ma anche ad attacchi di tipo “Man in the Middle” condotti su reti Wifi. Tutto questo gestibile da un’unica management server che avrà piena, completa e dettagliata visibilità di tutto ciò che sta succedendo a livello aziendale e fungerà quindi da punto unico di riferimento sia per il deployment, sia per l’analisi, sia per incident management.
Non sono mancate infine importanti testimonianze di alcuni clienti, tra cui Askoll Group, azienda che sviluppa e fornisce soluzioni innovative nell’ambito dei motori elettrici e che da tempo affida a Lantech//Longwave e alle a soluzioni Check Point l’intera sicurezza della sua rete aziendale, italiana ed estera, implementando soluzioni avanzate di Threat Prevention ed Extraction sull’intera infrastruttura distribuita.
Team Tecnico Lantech//Longwave